Totale Km. 1.214 Dislivello m. 9.985 Tempo impiegato 54:10: 6
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Distanza Km. 186,94 Guadagno altitudine 282 m. Tempo 7:16:21
Partenza per
Roma. Foto ricordo con i famigliari e ....... partenza per Roma accompagnati nel primo
tratto del percorso da Marco Zecchinato e Alessio Nardelli. Andatura tranquilla
forse perché consapevoli che ci attendono circa 190 kilometri da Fratta Terme,
meta di questa prima giornata. La prima sosta.
Non molto lunga perché non c’è
tempo da perdere. Michele e Sebastiano ci precedono con il loro tandem ma
succede che la catena scende dalla sua sede e bisogna rimetterla al suo posto
sperando che non succeda più. Poco dopo Biagio incappa nella prima foratura
e
ci si ferma tutti per dargli assistenza. E’ già passato mezzogiorno e questa
volta la sosta è per il pranzo. Ovviamente con carboidrati e acqua minerale
come si addice ai veri ciclisti.
Non poteva mancare la pennichella.
Non dura
molto. Ancora parecchi kilometri ci attendono e sfortuna vuole che li si debba
fare con vento contro. Bene o male si arriva a destinazione e dopo la doccia si
va in paese alla ricerca del ristorante.
Ottima cena e a letto presto perché
domani sarà una giornata impegnativa.
Aneddoto di giornata. Salto di catena per il tandem, ci fermiamo ad attenderlo presso una casa, fuori c’è una signora e Antenore si spaccia per accompagnatore dei vecchietti della casa di riposo in libera uscita!
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Distanza Km. 155,57 Guadagno altitudine 2135 m. Tempo 7:34:24
Colazione e partenza con destinazione Umbertide.LUNEDI’ 23 GIUGNO 2025 UMBERTIDE-RIETI
Distanza Km. 166,78 Guadagno altitudine 1553m. Tempo 7:44:47
Colazione
abbondante, come tutte le mattine e partenza per Rieti. Le fatiche del giorno
prima sono sparite nel corso della notte. Dopo pochi chilometri, inizia un
manto stradale pessimo. Continue buche che ci costringono a tenere gli occhi
sempre fissi sull’asfalto. Tutta la nostra attenzione non è sufficiente e
Cristina e Antenore forano.
La strada sarà così fin quasi Perugia. Col passare
dei chilometri il caldo aumenta e cerchiamo una fontana per riempire le
borracce. Subito dopo arriviamo a San Gemini, paese noto per la fonte dell’acqua che porta il nome della località. Troviamo un’ottimo ristorante e su
suggerimento del ristoratore ordiniamo anche del vino. Due di vino rosso e due
di nero. Altro che acqua!!!
Il programma prevede di visitare la cascata delle Marmore. Siamo fortunati e troviamo le cascate
pienamente funzionanti,
poi il gpx ci avvisa che ci sarà una salita di un
km con pendenza micidiale: breve consulto; buona parte di noi nemmeno ci prova (preferiscono fare un giro più lungo) ...gli altri impavidi, la imboccano, si parte a spron battuto su di uno sterrato da mtb in
salita che dire cattiva è riduttivo!
Dopo 50 metri siamo costretti a scendere e
spingere molto faticosamente la bici, maledicendo il gpx!
I sette temerari
raggiungono il lago di Piediluco
e poi imboccano una strada sterrata sempre
seguendo il gpx. Maurizio fora per ben due volte!
Tentiamo di ricongiungerci con il
resto del gruppo ma ci ritroviamo solo all'albergo. Arriviamo a Rieti ben impolverati, doccia quanto mai
necessaria e cena particolarmente allettante.
Dopo cena facciamo quattro passi
e andiamo a visitare “L’ ombelico d’Italia”, vanto della città di Rieti.
Terminiamo la giornata in birreria.
e poi velocemente a letto. Domani si arriva
a Roma!
MARTEDI’ 24 GIUGNO 2025 RIETI-ROMA
Distanza Km. 124,78 Guadagno altitudine 955 m. Tempo 6:23:18
Partenza
euforica. Roma ci attende! L’euforia scende coll’innalzarsi della temperatura.
Sono necessarie alcune soste per riempirci le borracce. Arrivamo in prossimità
della capitale d’Italia e visto l’orario, decidiamo per il pranzo in un
ristorante in periferia.
Oggi la pennichella è più breve del solito. Non
vediamo l’ora di visitare Roma in bici. Visitare Roma in bici non è cosa di
tutti i giorni, sia per il traffico che per la presenza di moltissimi turisti
in visita ai luoghi più belli di questa città.
Piazza di Spagna,
Pantheon,
Altare della Patria,
Colosseo,
Castel Sant’Angelo
e naturalmente Piazza San
Pietro e Basilica Papale di San Pietro in Vaticano. Questo è il nostro punto di
arrivo e lo immortaliamo con alcune foto. Ci avviamo verso il nostro Hotel dove
ci attende una brutta sorpresa. Alla reception, l’impiegata ci dice che non è
previsto un luogo dove custodire le bici e come se non bastasse non è prevista
la cena. Discussioni in quanto siamo in possesso della prenotazione nella quale
è specificato che sono inclusi questi due servizi. Ammettono che si sono
dimenticati che era inclusa la cena ma per le bici niente da fare. Ceniamo e
poi decidiamo di forzare la situazione e ci portiamo le bici in camera.
L’accogliena non è stata certamente delle migliori.
Aneddoto
del giorno. Dopo
cena decidiamo di portare le bici in camera. Ci avviamo con le bici in spalla,
alcuni per le scale e altri verso l’ascensore. Finimondo...la receptionist
comincia a urlare come un’ossessa e a gridare ...aiuto!!!...aiuto!!! Pianti e
urla non modificano la situazione e le bici restano a farci compagnia ai piedi
del letto.
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MERCOLEDI’ 25 GIUGNO 2025 VISITA A ROMA
La giornata
non comincia proprio bene. La sera prima avevamo prenotato due taxi ma al
mattino non si fanno vedere. Dopo un po' d’attesa optiamo per il bus. Tutto
sommato non è proprio un vero disagio. Col bus fino in centro e poi
metropolitana
e infine a piedi fino a Santa Maria Maggiore
dove ci incontriamo
con con i famiglari di Ruggero e Sandro. Il giorno prima avevamo espresso il
desiderio di visitare la tomba di Papa Francesco
ed è per questo motivo che
siamo andati a Santa Maria Maggiore. Decidiamo di visitare Roma a piedi,
probabilmente è la maniera migliore per apprezzare i luoghi storici che del
resto avevamo visto il giorno prima in bici. Rivisitiamo Piazza di Spagna,
Castel Sant'Angelo,
Piazza San Pietro.
Saltiamo il pranzo e ognuno si
arrangia. Chi con un gelato, chi con un panino e chi con alcune barrette
energetiche. Aspettiamo l’orario prenotato per la visita della chesa passando
attraverso la porta Santa del Giubileo.
Incredibile il numero dei fedeli
presenti in chiesa
e di quelli sul sagrato in attesa di poter entrare. Visitare
la chiesa e le tombe dei papi è un’esperienza unica sia per chi c’è già stato
che per chi la visita per la prima volta. Il tempo è volato e ci avviamo verso
la fermata del bus che ci porterà presso l’hotel. Aspettiamo la cena, la fame
non manca. Terminiamo la giornata davanti a un bel boccale birra,
oramai è
diventato un rituale prima di andare a letto.
Aneddoto del giorno. Chissà perché oggi non pranziamo tutti assieme. Probabilmente, visto il luogo e il giorno, abbiamo unito il digiuno con la preghiera. Speriano che San Pietro ne tenga conto per l’aldilà.
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Iniziamo il
viaggio di ritorno. Ci aspettano 600 chilometri e 5000 metri di dislivello da
superare. Abbiamo salutato Mario e Ruggero che, come era previsto, terminavano
il loro viaggio a Roma. Il morale è alto e la compagnia è allegra. Prima tappa
al lago di Bracciano e subito dopo c’è una sorpresa che nessuno si attendeva.
Una salita stronca gambe con pendenze sempre sopra il 10/14% e una punta del
23%.
Fatta anche questa! Certo che salite del genere non le trovi molte volte
nella vita. Proseguiamo e verso Bolsena ci fermiamo in un ristorante per il
pranzo.
Neanche a dirlo, il pranzo è ottimo e abbondante. Pennichella più lunga
del solito,
ma tanto, non manca molto all’arrivo. Acquapendente non è un paese
che offra molto svago ai turisti, è un paese senza caratteristiche particolari.
Dopo cena ci ritroviamo in piazza per la solita birra serale
ed è lì che
veniamo a sapere che il giorno dopo c’è il mercato e dobbiamo spostare il
furgone molto presto per lasciare il posto alle bancarelle. Non ci sono molte
soluzione perciò decidiamo di anticipare la partenza e fare colazione un pò
fuori del paese. Presto a letto perché la sveglia suonerà presto.
Aneddoto del giorno. Pendenze al 23% su strada asfaltata possiamo considerarle una rarità. Qualcuno decide di scendere dalla bici e qualcun altro lo imita, ma solo per farsi compagnia l’un l’altro e per poter osservare il paesaggio avanzando più lentamente. Non come il resto dei cilisti che non sanno apprezzare il paesaggio. Sono passati in velocità con gli occhi a fissare la ruota anteriore e senza vedere nient’altro.
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Distanza Km. 173,36 Guadagno altitudine 1643 m. Tempo 7:53:26
Ci alziamo
prima noi del sole perché a Acquapendente c’è mercato il venerdì e bisogna
spostare il furgone parcheggiato nella piazza. Troviamo un bar aperto e
facciamo colazione. Proseguiamo poi verso Radicofani. Salita anche oggi ma solo fino a 814 metri.
Il paese è conosciuto per la sua torre e perché di lì passa la Via Francigena.
Infatti incontriamo diversi pellegrini a piedi lungo la strada. Proseguiamo poi per Lucignano D’Arbia,
caratteristico
paesino dove avevano sostato Sergio, Maurizio e Biagio in occasione del
Giubileo del 2000. Pedaliamo nelle
famose Crete Senesi
ove i nostri occhi contemplano il paesaggio e ovviamente
scattiamo foto. Piazza del Campo
a Siena, ci accoglie coperta della terra di
siena per il palio del giorno dopo, ci
predisponiamo per la foto di rito ma un solerte agente della polizia locale ci
avvisa
che non possiamo rimanere li, quindi ci sbrighiamo e leviamo il disturbo.
Empoli ci attende e ci arriveremo verso sera non prima di aver superato alcuni
tratti di salita tosta che il nostro computerino ci ha indicato. Bello l’hotel
e ottima la cena. Terminiamo la giornata in una birreria prima di andare a
letto.
Aneddoto del giorno. La birra alla sera è diventata una consuetudine. Seduti in birreria davanti a un bel boccale con due dita di schiuma è il modo migliore per rilassarci. Quattro chicchere e solite bugie. Con i piedi sotto il tavolo tutti diventano come Marco Pantani. E anche il caldo è stato sopportabile. Non è vero niente; il caldo è stato insopportabile, le salite dure affrontate con la lingua fuori e il mal di gambe che abbiamo avuto anche oggi. Meglio dimenticare i disagi e ricordare solo i lati positivi.
Cameriere....un’altra birra!
SABATO 28 GIUGNO 2025 EMPOLI-BAZZANO
Distanza Km. 149,51 Guadagno altitudine 1522 m. Tempo 7:08:19
Foto davanti all'hotel dove abbiamo trascorso l'ultima notte. Sarà l'ultimo giorno con salita, consci di questo, non ci lamenteremo per le salite e
per il caldo. Superiamo Passo Pinone che è poco più di quattrocento metri.
Nei
pressi di Prato, Toni fora ed è la nona volta che incappiamo in questo
inconveniente. Aggiustata la ruota, possiamo proseguire tranquilli e
imbocchiamo una ciclabile bene ombreggiata. Ottima! Purtroppo a un certo punto
la strada è sbarrata
e dobbiamo fare retromarcia per metterci su strada
normale. Iniziamo una nuova salita. Sarà di circa dodici chilometri e
raggiungiamo il culmine poco dopo mezzogiorno.
Arriva anche Giovanni ma con 3 minuti e mezzo di ritardo. E diceva di essare uno scalatore. È’ ora di pranzo e troviamo un
ristorante che ci sembra faccia al caso nostro.
Dopo tre ore non era ancora
arrivato niente in tavola.
Finalmente arriva il pranzo ma in conseguenza del
ritardo, salta la pennichella. Si parte in discesa.
La calura è arrivata al massimo, dai 37 ai 40
gradi. Il nostro pensiero va ai climatizzatori accesi nelle nostre famiglie.
Che invidia verso chi ne può usufruire! Arriviamo all’hotel, doccia, una
birretta come aperitivo
e cena puntuale. A letto presto sognando l’ultimo trasferimento che si concluderà a Orgiano.
Aneddoto del giorno. Tre ore di attesa per il pranzo sono davvero troppe. Riempiamo il tempo rosicchiando del pane che ci viene fornito sistematicamente dal cameriere. Il risultato è che oltre a riempire il tempo d’attesa.... riempiamo anche lo stomaco e questo non ci permette di gustare appieno le portate. Pazienza, ci rifaremo la sera!
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DOMENICA 29 GIUGNO 2025 BAZZANO-ORGIANO
Distanza Km. 122,6 Guadagno altitudine 111 m. Tempo 4:37:38
La sveglia
suona un’ora prima del solito. Foto davanti all’hotel “Alla Rocca” che ci ha
ospitati per l’ultima notte. Come al solito, Tomas ha già preparato il furgone
in posizione di partenza con le portiere aperte.
Non c’è tempo da perdere; è
l’ultima tappa. L’andatura è più brillante del solito ma come succede in questi
casi, incappiamo in un’inconveniente; troviamo le sbarre del treno abbassate.
Porca miseria, proprio oggi e proprio a quest’ora. Passato il treno ripartiamo
con buona lena e decidiamo di prendere uno sterrato anche se un cartello ci
dice che non sono ammesse le biciclette.
Aveva ragione il cartello, la strada è
piena di buche e ghiaino, non è stata una scelta azzeccata. Arriviamo a Legnago
e ci fermiamo alla “
Cooperativa Sociale Arete' un Progetto per Tiziana “. Biagio è di casa
e
ci illustra le attività e le finalità della Cooperativa. Ci vengono offferte
delle bibite fresche
e cosa migliore non ci poteva essere offerta. Abbiamo
fretta. Ripartiamo di buona lena e arriviamo a Orgiano in men che non si dica.
Volata finale per l’arrivo in piazza dell’alpino (ma questa è un’altra storia).
Ci sono i famigliari ad attenderci e facciamo le ultime foto ricordo.
Siamo
orgogliosi di aver portato a termine questa che per noi è una piccola impresa.
Abbracci, saluti e già il nostro pensiero è rivolto al prossimo anno.
Aneddoto del giorno. (ma questa è un’altra storia). E’ necessario specificare il significato di questa frase. Due partecipanti, Gel e Giov, da anni si sfidano in volate testa a testa per dimostrare chi dei due è il migliore. La prima esibizione è cominciata sul cavalcavia di Cicogna e subito sono cominciate le contestazioni reciproche sulla regolarità della linea di arrivo. Si sono affidati a un Direttore di Gara o presunto tale, un certo Ant, per dirimere l’accaduto. A turno, il perdente della volata, ha contestato il vedetto del Giudice salvo poi cercare di corromperlo per ottenere un verdetto favorevole nella volata successiva. Non è chiaro e non è risaputo se la cosa ha effettivamente funzionato. Di sicuro c’è che il verdetto ufficiale del Giro è stato un verdetto di parità che ha lasciato scontenti tutti e due i contendenti. Non sono rese note nemmeno le minacce e il proposito di relegare il Direttore di Gara, a semplice ciclista incompetente!
TOTALE KM. 1.214 DISLIVELLO 9.985 TEMPO IMPIEGATO 54:10:6§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
FINE DEL VIAGGIO.TANTI RICORDI E TANTA STANCHEZZA
